Alla Chiesa di San Giacomo di Corte è collegato invece il vivissimo culto verso Nostra Signora della Lettera, una statua in legno che, racconta la leggenda, fu rinvenuta da alcuni pescatori il 20 giugno 1783. Giunti sulla spiaggia, alcuni bambini scoprirono la statua, nascosta dai marinai, richiamando l’attenzione degli abitanti che convinsero i pescatori a donare la scultura alla locale chiesa. In seguitò si scoprì che si trattava di una copia dell’immagine venerata nel maggiore santuario di Messina, posta sul frontone della dogana messinese. Questa statua cadde in mare a seguito di un forte terremoto che colpì l’Italia meridionale nel 1783, e le correnti marine trasportarono la scultura al largo della Liguria.
Una menzione a sé merita l’Oratorio della Madonna del Suffragio, dove è presente un organo del 1686, considerato il più antico della Liguria.
Un grande tesoro artistico è racchiuso anche nella Chiesa di San Lorenzo, nell’omonima frazione: tra le opere pittoriche e scultoree conservate svetta infatti il trittico “fiammingo” di sant’Andrea (nella terza cappella della navata sinistra). L’opera raffigura al centro il Martirio di sant’Andrea e, negli sportelli laterali, Le nozze di Cana e la Risurrezione di Lazzaro. L’opera venne commissionata dal mercante Andrea della Costa nel 1499 nella città di Bruges, nelle Fiandre, e forse fu realizzata da un autore vicino alla tecnica pittorica di Hans Memling.