Il Circolo Culturale Solidarietà di Santa Margherita Ligure è stato fondato negli anni Ottanta, come un’Associazione di persone che promuovevano attività culturali, soprattutto nel corso della stagione estiva.
Si trattava, in particolare, di un evento all’anno e di un certo richiamo, magari con ospiti; poteva essere un concerto, piuttosto che un incontro, magari sempre a carattere musicale, oppure la presentazione di uno o più libri.
Questa Associazione ha poi proseguito, con il trascorrere del tempo, la propria attività sotto una luce differente, anche se il nome dato al Circolo non è cambiato, ed è rimasto lo stesso, quindi sempre Circolo Culturale Solidarietà.
Ultimamente la sezione culturale del Circolo ha un po’ limitato la propria attività, ma l’impegno, nel suo complesso, non si è affatto esaurito ed è anzi proseguito, concentrandosi su iniziative e progetti a carattere prevalentemente benefico e di solidarietà, in particolare di sostegno all’Avsi, l’Associazione Volontari per il Servizio Internazionale.
In questo contesto va inserita la cena, proprio in favore dell’Avsi, organizzata nel febbraio del 2020, al Ristorante Il Faro di via Maragliano, nel quartiere di Corte, a Santa Margherita Ligure, promossa proprio dal Circolo Culturale Solidarietà, coordinato da Stephen Wintour.
Tra i vari progetti di cui l’Avsi si sta facendo promotrice in questo periodo, uno è stato illustrato proprio in occasione di questa cena benefica, attraverso la quale è stato poi possibile devolvere un contributo, che è stato pari a 725 euro raccolti per l’occasione.
L’iniziativa della cena è stata riproposta quest’anno dopo un breve periodo di interruzione, grazie a un entusiasmo nuovo, da parte di tutti, anche di chi la cena l’ha ospitata, ovvero il signor Fabbro, titolare con la sua famiglia del Ristorante “Il Faro”.
L’idea è ora quella di tornare ad alimentare questo entusiasmo, anche perché alla cena hanno aderito più di quaranta persone, di ogni età, dai più giovani agli anziani, e tutti hanno permesso, con la propria collaborazione, dai partecipanti ai fornitori, di trascorrere una piacevole serata in compagnia, raccogliendo inoltre una buona cifra da donare appunto all’Avsi.
Nel corso della serata, Annalisa Costanzo, di Rapallo, volontaria impegnata proprio nella sede centrale dell’Avsi, a Milano, ha illustrato caratteristiche e finalità del progetto a cui sono stati destinati i fondi raccolti, partendo proprio dalla sua esperienza personale.
Il progetto in questione riguarda in particolare il Brasile e una scuola agricola per difendere l’Amazzonia, considerata il “polmone” del mondo con i suoi cinquecento milioni di ettari di foresta.
A trenta km a nord di Manaus c’è la scuola agricola Rainha dos Apostolos, dove da quarant’anni si impara a coltivare la terra, amandola e rispettandola.
Gli allievi la raggiungono provenendo dai rispettivi villaggi di origine dopo giorni e giorni di navigazione, e vivono qui per tutto l’anno scolastico, pagando una retta simbolica.
Manaus è un’isola in mezzo alla foresta e tutto ciò di cui necessitano i due milioni di abitanti arriva su imbarcazioni che percorrono 1.600 km lungo il Rio delle Amazzoni.
L’agricoltura a km zero qui ha un impatto ambientale immediato.
Le tecniche che i ragazzi imparano alla scuola Rainha dos Apostolos riducono al minimo la deforestazione e prediligono l’utilizzo di fertilizzanti naturali, rispettosi del complesso e unico ecosistema amazzonico.
Il progetto coinvolge centocinquanta persone – centoventi alunni della scuola e trenta insegnanti – che vengono aiutati concretamente dall’Avsi, che sostiene la formazione dei professori, l’alimentazione dei ragazzi e la sopravvivenza economica della scuola.
Email: giovanni.moras@yahoo.it