Nell’ambito della rassegna culturale “Autori a Spazio Aperto”, promossa dai Servizi Bibliotecari del Comune di Santa Margherita Ligure, sabato 20 novembre, alle ore 16:30, è prevista, nella sala di Spazio Aperto, in via dell’Arco 38, la presentazione del volume della storica dell’arte Farida Simonetti dal titolo “Fede e coraggio Gli ex voto del santuario di Nostra Signora del Boschetto di Camogli” (Tormena Editore). A condurre l’incontro sarà Marina Marchetti.

L’iniziativa è promossa in collaborazione con il Civico Museo delle Tradizioni Marinare di Santa Margherita Ligure. Ingresso gratuito, riservato alle persone munite di Green Pass o esentate dalla vaccinazione con certificazione sanitaria, sino ad esaurimento posti. Gradita la prenotazione telefonando al 335 7587776.

Nell’ambito delle celebrazioni organizzate nel quinto centenario dell’apparizione della Madonna che si venera nel santuario di Nostra Signora del Boschetto di Camogli (1518-2018), su iniziativa del comitato “500 anni Apparizione Madonna del Boschetto”, è stato pubblicato il nuovo volume dedicato agli ex voto marinari conservati nel santuario, a cura di Farida Simonetti, storica dell’arte, da anni attenta allo studio e alla valorizzazione del patrimonio storico artistico di Camogli. Andata ormai esaurita la pubblicazione del 1992 con la quale, dopo il sistematico restauro dell’intero nucleo, ella aveva proposto soprattutto una valorizzazione degli autori – pittori specialisti del genere come Domenico Gavarrone, Giovanni Canetta, Angelo Arpe – con il nuovo volume, analogamente a quanto proposto con il nuovo allestimento inaugurato nel giugno 2018, Farida Simonetti ne propone una più articolata lettura.

Invitando a superare la prima impressione di ripetitività di fronte a circa settanta dipinti con lo stesso soggetto – una nave in lotta con le onde – l’autrice evidenzia come ognuno di essi sia in realtà capace di raccontare una storia diversa di tempeste e uragani affrontati sui mari e gli oceani più lontani, passando attraverso i terribili Capo Horn e Capo di Buona Speranza; come ognuno di essi sia capace di raccontare avvincenti storie di uomini che, sostenuti dalla fede e da grande coraggio, hanno affrontato incredibili pericoli e hanno saputo superarli. Il libro vuol essere un invito ad ascoltare le voci di quei naviganti e, attraverso gli ex voto che hanno lasciato, a rivivere la grande epopea della Camogli ottocentesca “dei mille bianchi velieri”, diventata una potenza sul mare grazie alla capacità e intraprendenza dei suoi uomini.

Dalla minuziosa descrizione degli eventi tramandata dagli ex voto, al di là della testimonianza di fede, sono desunte le rotte battute su tutti mari del pianeta nel corso dell’Ottocento da “quei diavoli di camogliesi”, come li definì Cavour, e ne è dedotta la natura dei sempre più fruttuosi rapporti commerciali che seppero creare.

La stampa del volume, a cura dell’editore Tormena, è stata possibile grazie al contributo del Comune di Camogli, della Banca Passadore, dell’Hotel Cenobio dei Dogi, dell’Unione Sindacale Capitani Lungo Corso al Comando e l’Unione Nazionale Capitani Direttori di Macchina.

Farida Simonetti, storica dell’arte, ha lavorato dal 1980 presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Liguria e dal 1987 è stata direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola a Genova. Del museo ha seguito il complesso restauro degli anni Ottanta e fino al 2020 ne ha curato le attività scientifiche e promozionali incrementandone la conoscenza presso specialisti e largo pubblico attraverso mostre e convegni. Ha collaborato alle maggiori mostre nazionali e internazionali dedicate al patrimonio artistico genovese e ha sviluppato, in particolare, gli studi sulla civiltà dell’abitare e sull’argenteria genovese. Appartenendo ad una antica famiglia di Camogli, e risiedendo in questa cittadina, si è impegnata nella tutela e valorizzazione del suo patrimonio storico e artistico curando il restauro di diverse opere, tra cui il “Cristo degli Abissi” di Guido Galletti e il nucleo degli ex voto marinari del santuario del Boschetto. Ha promosso il recupero del Teatro Sociale attraverso la nascita di una fondazione, che ne ha diretto il restauro e permesso la riapertura, e di cui è stata presidente nel 2019.